COB Led | L’evoluzione dell’illuminazione a led

COB LED – cosa sono

La tecnologia che permette di implementare una matrice di singoli LED su un unico supporto è definita COB LED (Chip On Board). Un COB Led è assemblato come un unico chip all’interno del quale sono presenti diversi LED.
I singoli diodi LED vengono direttamente collocati su un substrato di alluminio o ceramico, avente una superficie di alcuni centimetri quadrati, e poi inglobati nella resina epossidica o nel gel di silice.
In questo modo si riesce a superare, o almeno a mitigare, alcuni aspetti critici dell’illuminazione a LED e, tra l’altro, ottenere una considerevole riduzione dei costi di produzione.

Aspetti ancora irrisolti dei LED

Nonostante la grande diffusione, l’illuminazione a LED è stata introdotta solo recentemente e giova ricordare che la luce bianca a LED risale a circa 20 anni fa, per cui non è del tutto matura. Gli aspetti che l’illuminazione a LED non ha ancora del tutto superato si possono riassumere come segue:

  • Bassa potenza dei LED;
  • Dissipazione termica;
  • Effetto Glare (ombre a strisce) quando il punto luce a LED è costituito da un insieme di LED e produce le caratteristiche ombre a strisce;
  • Basso indice di resa cromatica;
  • Abbagliamento dovuto alla luce puntiforme emessa dai LED;
  • Costi elevati per la realizzazione di punti apparecchi di illuminazione efficaci.

La risposta dei COB Led

I COB Led riescono a dare una risposta concreta a queste problematiche poiché la tecnologia adottata consente:

  1. La realizzazione di Chip Led (ricordiamo che un COB LED è un Chip di Led) consente di ottenere potenze di diverse decine di watt, superando di fatto la bassa potenza specifica dei singoli LED che non potrebbero raggiungere mai potenze di 100 Watt e oltre;
  2. L’adozione di un substrato in alluminio o in ceramica di alcuni centimetri di superficie migliora tanto la dissipazione termica, determinando anche una minor temperatura di esercizio che comporta un allungamento del ciclo di vita dei COB Led;
  3. L’estensione della superficie del LED riduce drasticamente l’effetto glare, in quanto l’emissione luminosa proviene da un’unica superficie molto più ampia (di circa 100 volte) e non da un insieme di piccoli punti luminosi;
  4. L’aumento della superficie di emissione determina anche la riduzione dell’abbagliamento (dannoso) dovuto alla concentrazione dell’emissione del flusso luminoso di un singolo LED e permette un sensibile miglioramento dell’indice di resa cromatica CRI;
  5. Infine, aspetto non meno importante, i COB Led permettono di ridurre i costi realizzativi grazie all’integrazione di molteplici LED singoli in un unico package.

Come utilizzarli

COB Led, essendo dei chip di LED, non sono utilizzabili direttamente nei nostri impianti di illuminazione (sono in sostanza assimilabili a dei LED SMD), ma vengono utilizzati come componenti, assemblandoli con altre parti per realizzare diverse tipologie di lampade che troviamo normalmente in commercio. Possiamo subito individuare le lampade che utilizzano i COB Led perché presentano la superficie in resina epossidica o gel di silice molto più estesa rispetto ai LED comuni o ai power LED.
Nonostante non siano utilizzabili direttamente, all’occorrenza possiamo impiegare i COB Led a nostro piacimento, provvedendo a collegarli a una adeguata sezione di alimentazione e a un appropriato dissipatore di calore.

I COB Led in commercio

Tantissimi sono i prodotti in commercio, come sempre ci sentiamo di consigliare l’acquisto di prodotti blasonati, che offrono adeguate garanzie sulle caratteristiche e sulla durata. Non potendo citarli tutti, rimandiamo al sito dei produttori di alcuni modelli di particolare rilievo: Bridgelux Vero-Series, Cree XLamp-CXA1850.